Direttiva NIS: cos’è, ambito, obblighi e sanzioni
Quali sono i pilastri della NIS e cosa si intende nello specifico con questa direttiva? Cosa prevede la NIS2? Ecco alcune domande a cui si risponde in questa guida sintetica.
Cosa si intende con direttiva NIS (Direttiva 2016/1148 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi)?
Questa è la principale questione da affrontare per comprendere l'impatto di questo regolamento sulle aziende europee. La direttiva offre indicazioni fondamentali per proteggere le infrastrutture critiche e i servizi dalle minacce, garantendo la sicurezza informatica aziendale. È un obbligo rilevante che, se sottovalutato, può comportare sanzioni significative.
La direttiva non rappresenta solo una regola, ma aiuta a creare un ecosistema infrastrutturale più sicuro e resiliente nel contesto globale. Si applica a enti e organizzazioni in settori critici, promuovendo la cooperazione tra gli Stati europei.
Direttiva NIS: cos’è e qual è il suo obiettivo
La direttiva NIS è uno dei primi strumenti legislativi dell'Unione Europea per migliorare la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.
Le esigenze che hanno portato a questa iniziativa legislativa sono:
- Garantire un livello comune di cybersecurity per i fornitori di servizi essenziali e digitali (FSD)
- Ridurre le discrepanze dovute alla frammentazione normativa
- Promuovere un approccio coordinato e armonizzato
- Aumentare la capacità di risposta agli incidenti informatici, agevolando la collaborazione tra Stati membri
A chi si rivolge la direttiva NIS
La direttiva si rivolge principalmente a due categorie:
- Operatori di Servizi Essenziali (OSE)
- Fornitori di Servizi Digitali (FSD)
Entrambi devono adottare misure di sicurezza adeguate e notificare tempestivamente gli incidenti alle autorità competenti per minimizzare le interruzioni dei servizi.
Chi sono gli operatori di servizi essenziali (OSE)?
Gli OSE operano in settori critici come:
- Energia
- Trasporti
- Sanità
- Infrastrutture finanziarie
- Fornitura di acqua potabile
- Un'interruzione in questi settori può avere un impatto significativo sulla società e sull'economia.
Chi sono i fornitori di servizi digitali (FSD)?
Gli FSD includono:
- Motori di ricerca
- Provider di cloud computing
- Sviluppatori e gestori di piattaforme online
Ambito di applicazione della direttiva NIS
La direttiva si applica a settori con ripercussioni sociali ed economiche in caso di criticità. Le aziende interessate sono attive in:
- Energia (petrolio, gas, elettricità)
- Trasporti
- Banche e mercati finanziari
- Sanità
- Fornitura e distribuzione dell'acqua
- Infrastrutture digitali
- La NIS2 ha esteso il raggio d'azione ai seguenti soggetti "importanti":
- Servizi postali e di spedizione
- Gestione rifiuti
- Settore alimentare (produzione e distribuzione)
- Piattaforme social e motori di ricerca
- Ricerca e sviluppo in biotecnologia e chimica
Pilastri della sicurezza secondo la direttiva NIS
La regolamentazione prevede che le aziende nei settori sopra elencati implementino strategie di protezione robusta. Questi pilastri includono:
Gestione del rischio e resilienza cibernetica
La gestione del rischio richiede un approccio proattivo, analizzando minacce e vulnerabilità per mitigare i rischi. Sono richiesti:
- Sistemi di monitoraggio e rilevamento delle anomalie
- Piani di formazione per il personale
- Strategie di continuità operativa
- Uso di tecniche come crittografia e autenticazione a più fattori
Obbligo di notifica degli incidenti
Le autorità devono essere informate dell'attacco entro 24 ore e un report dettagliato deve essere fornito entro 72 ore. I dati devono essere trasmessi tramite canali sicuri.
Misure di prevenzione e protezione
Le aziende devono adottare pratiche di sicurezza preventiva come:
- Firewall e sistemi antintrusione
- Segmentazione della rete
- Test di penetrazione e audit
Sanzioni direttiva NIS
Sia gli OSE che gli FSD devono rispettare le misure per evitare sanzioni gravi.
Quali sono le sanzioni per la violazione della direttiva NIS?
Con la NIS2, le sanzioni sono più dettagliate. Per i soggetti essenziali, si prevedono fino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato annuo. Per i soggetti importanti, le cifre arrivano a 7 milioni o l'1,4% del fatturato.
Come evitare le sanzioni con la conformità alla NIS?
Essere conformi è fondamentale per evitare multe e altre penalizzazioni. Le aziende possono affidarsi a partner specializzati come DigitelNET per supporto nella verifica della conformità e implementazione delle misure necessarie.
Quando è entrata in vigore la direttiva NIS?
La direttiva è stata pubblicata a luglio 2016 e resa esecutiva a maggio 2018. In Italia è stata recepita con il Decreto Legislativo del 18 maggio 2018, in vigore dal 24 giugno dello stesso anno.
Evoluzione normativa verso la NIS2
Con la NIS2, in vigore da gennaio 2023, la direttiva è stata aggiornata per colmare le lacune della NIS e aumentare la sicurezza. In Italia è stata recepita con il Decreto Legislativo del 4 settembre 2024, n. 138, applicato dal 16 ottobre 2024.
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